Uomo politico
italiano. Ufficiale della Marina napoletana alle dipendenze di F. Caracciolo,
partecipò alla campagna di Russia (1812) come ufficiale di ordinanza di
G. Murat. Inviato, nel 1820, a Parigi e a Vienna in qualità di
ambasciatore del Governo costituzionale napoletano, nel 1848 fu ministro degli
Esteri e presidente del Consiglio nel Regno di Ferdinando II. Nel 1849, dopo
aver assecondato i metodi repressivi attuati dal sovrano in Calabria, si dimise
dalla carica vista l'impossibilità di mitigarne la politica reazionaria
(Napoli 1780-1851).